Passione

Aforismi

Carlo Maria Franzero

Beati coloro che possono sempre avere tanta forza da piangere il loro peccato contro il cuore di un padre.
Che è mai la modestia? un sentimento convenzionale, l'ipocrisia applicata all'auto-giudizio.
Chi è convinto di una teoria? Colui stesso che se ne fa banditore cerca di non approfondirla per non avere a perdere egli medesimo la fede.
Ciascuno di noi ogni volta che ha lasciato la casa paterna sospinto dall'ansia di nuovo e di grande ha ucciso inconsciamente una parte di sé; e una parte di noi è morta nel varcare partendo la soglia del tetto familiare, e chi sa che non fosse la parte migliore.
Colui il quale ha sentito il soffio della Morte alitare presso il suo volto, guarda la Vita con occhi diversi.
Credo fermamente che la parola sia non soltanto il mezzo di espressione, ma una parte del pensiero stesso.
Felici coloro i cui cuori possono spezzarsi senza avere veduta la morte!
Forte sarebbe colui che potesse dopo un fatto grande distruggere d'un colpo ogni vestigia del passato.
Fortunati coloro che si assorbono quasi per egoismo nell'avvenire e vivono per sé e di ciò che li circonda, e non si curvano su se stessi a perscrutarsi nelle sfumature dei sentimenti e nella contemplazione del passato!
Gli spiriti audaci sono, per la critica, audaci in quanto creano delle idee. Creare delle idee è come coniare delle monete e metterle in circolazione. Dopo, ognuno se ne serve fino a logorarle.
Il moralista è sempre severo coi vizi che non ha, e specialmente con le persone che avendo i suoi medesimi difetti gli funzionano da specchio.
Il paradosso non è che la verità portata all'esagerazione.
Il potere politico o economico o burocratico accresce il potenziale nocivo di una persona stupida.
Il sonno ha talvolta nel volgere di un'ora le immensità della vita più intensa.
In ciascuno di noi vi è un istinto di male. Anzi, il bene e il male vivono accumunati e indistinti nello spirito nostro.
Io vorrei non possederti mai per non provare il disinganno della passione soddisfatta, perché per la voluttà è la massima delle vanità.
L'affetto famigliare è il prodotto dell'istinto di conservazione egoistica e materiale della specie.
L'amore è il prodotto dell'egoismo sessuale dell'individuo.
L'importante nella vita di un uomo, e di un giovane in specie, è scoprire la formula risolutiva. Ciascuno ha bisogno di trovare un'idea giustificativa di fronte a se stesso; ma non è un'idea di giustificazione soltanto che si ricerca, bensì una guida per la vita stessa.
L'onestà è lo stato allotropico della morale.
L'uomo di intelletto superiore è forse colui che è più intensamente egoista.
La moralità, ciò che la società chiama 'morale' di per sé non esiste.
La nostra vita è una catena di menzogne tessuta con molta grazia; con una grazia che se volessimo sempre scoprire la discordanza tra gli atti e le parole, tutte le persone sembrerebbero ipocrite.
La vanità sovente, come la gelosia, coincide con l'orgoglio.
La vita non si muta come un scenario per nessun fatto esteriore, neppure durante o dopo una rivoluzione.
La vita non è che una proiezione degli istinti bruti. L'anima mia posta sul limite dell'esistenza comprese che è più prossimo alla perfezione umana un malfattore che un ipocrita.
La vita è l'insieme di infinite somme psicologiche che valgono diversamente da persona a persona, da momento a momento a seconda delle sensazioni che rappresentano.
Le donne hanno per certi atti il senso del pudore assai meno sviluppato che l'uomo. La loro femminilità è ad un tempo arma e difesa.
Lo spazio è la prigionia del corpo, il tempo è quella dello spirito.
Nel bisogno stesso di superiorità estetica della vita, nel senso stesso di nausea per la vita vi è la rinascita dell'anima.
Nella vita è più bello donare che ricevere, perché la riconoscenza è il più noioso dei sentimenti, in amore è l'opposto: avere e non essere avuti. Perché solo colui che abbia amato un numero infinito di volte può dire di avere amato un amore completo.
Non esiste vizio in amore. La teoria platonica, aristocratica ed individualistica, insegna che l'amore non ha altro scopo che se stesso.
Non vi è godimento più puro che quello della contemplazione.
Nulla è più triste che il trovarsi in una casa dove le persone e le cose che dovrebbero essere le più intime ci sono quasi sconosciute.
Ogni sentimento è la conseguenza di uno stato patologico che lo determina.
Ognuno è fatalmente legato al passato dalla memoria delle cose, delle piccole cose che sono come molecole di noi stessi.
Per le persone sublimi, il non soffrire consiste nella suggestione di essere felici.
Quando non vorrai essere solo, va in compagnia di te stesso.
Quando si ama si è sovente molto presuntuosi.
Rifuggi sempre dalla volgarità: come l'ebbrezza è resa volgare dall'ubriachezza, così ogni atto nostro può essere talvolta reso volgare anche dalla sola intenzione.
Se gli uomini potessero operare impunemente, non esiterebbero a compiere il male. Né dopo si sentirebbero peggiori.
Se la nostra vita potesse svolgersi spiritualmente libera, senza commisurarsi mai ad un'altra, il nostro cuore sarebbe la felicità.
Se non esistessero le convenzioni e i pregiudizi, l'immoralità non avrebbe motivo di sussistere. Nulla è di per sé morale o immorale.
Se ogni donna sapesse essere un'amante, non vi sarebbero state che mogli sagge.
Se tu sarai solo, sarai tutto tuo.
Se una infermità vi è nella mia mente essa non è abulia né impulsività, ma è l'eccesso di volontà.
Solamente chi trae l'un dopo l'altro i giorni lontano dagli affetti che prima non si guastano e troppo tardi si apprezzano e amano, può comprendere quanto sia il rimpianto dei beni ignorati per l'anima che si ammala di nostalgia.
Uno stupido è chi, col proprio comportamento, nuoce ad altri senza essere di vantaggio a se stesso.
Vivere del pensiero è sentirsi superiori alla comunità.
Vivi nell'atarassia, nella apatia, e troverai la tua felicità. Non preoccuparti mai; non volere gli entusiasmi, le forti emozioni. Siamo in un'epoca di egoismi senza individualità, e forse appunto per questo non si è inneggiato mai così forte al collettivismo.
È la vita che ci governa: noi non possiamo che subirla.